domenica 11 ottobre 2009

LA NAZIONE VENERDÌ 9 OTTOBRE 2009 CRONACA FIRENZE LA STORIA 2 PADRE DI UNA RAGAZZA DISABILE SI APPELLA AL TAR


«La mia bambina ha bisogno dell'insegnante di sostegno»
SONO DISPOSTO a pagare di tasca mia gli straordinari del docente "di sostegno. Tutto purché Asia abbia la possibilità di frequentare la scuola su­periore che ha scelto». Alessandro Neumann è un uomo tenace, abituato a lottare per amore dell'unica figlia. La ragazzina, oggi quindicenne, è affetta dalla sindrome di Grieg. «E' nata con una rosolia congenita non diagno­sticata •— spiega il padre —. Asia vede due decimi da un occhio solo, sente poco ed ha un forte ritardo mentale». Per la sua istruzione dell'obbligo i genitori, trasferiti da Roma a Firenze per far seguire Asia presso il Centro di rieducazione ortofonica di Porta al Prato, si sono dovuti rivolgere ad una scuola privata, la San Giuseppe dell'Apparizione. «Non abbiamo avuto scel­ta, perché nel pubblico le ore di sostegno che ci venivano assegnate erano insufficienti», dice papa’ Alessandro. Così, Asia dalla materna alle medie ha avuto 25 ore la settimana di sostegno, oltre a 5 ore di educatore. Adesso ha voluto iscriversi al liceo psicopedagogico Pascoli. Ci tiene a fare quella scuola, ma senza un docente che la segue passo passo durante tutte le ore di lezione per lei sarà impossibile arrivare al diploma. «Nonostante mi sia messo in moto dallo scorso ottobre, a mia figlia è stato assegnato un docente per solo 9 ore a settimana — racconta il padre —. In più il Comune ha messo a disposizione per 10 ore un educatore, il cui ruolo però non è didattico». La ragazza, continua Alessandro, «è autosufficiente e ha bisogno di una persona che sappia semplificarle le lezioni». Come ha certificato un neuropsichiatra dell'Asl, la giovane necessita di «un insegnante di sostegno qualificato che, da solo, copra tutte le ore».SINDROME DI GREIGAsia Neumann, 15 anni, vuole frequentare il liceopsicopedagògico Pascoli ma ha bisogno di un insegnante di sostegno per poter seguire le lezioniAsia trascorre in classe 30 ore a settimana: Quando non ha il sostegno guarda, persa nel suo mondo, il soffitto dell'aula. Non disturba nessuno, ma non apprende. E soprattutto rischia di regredire.Nonostante interpellanze parlamentari, lettere a ministri e continui viaggi a vuoto tra Ufficio scolastico regionale, Provincia e Comune, la studentessa resta con quel poco di sostegno che, al massimo, potrebbe forse arrivare a 15 ore. Sfinito da anni di battaglie solitàrie, il papa ha deciso di far ricorso al Tar. «Lunedì tramite l'avvocato Chiara Ceroni fa-rò ricorso contro l'Ufficio scolastico regionale. Sono stufo dei rimpalli di responsabilità tra le istituzioni», si scalda Alessandro. «Come scuola non possiamo fare di più - sospira la preside del Pascoli Elisabetta Bonalumi -. Stiamo attivando tutte le nostre risorse e facciamo ogni sforzo di coordinamento tra le diverse professionalità. Che magari dovrebbero essere coordinate da un centro capace di ripensare l'assegnazione delle risorse». «Asia - conclude la preside, - nelle ore in cui non è seguita lavora coi compagni in base ad una programmazione educativa individualizzata».Elettra Gullè